Progetto Demos: "Dalla necessità alla Virtù"
E' SUCCESSO ANCORA. ANCORA UNA VOLTA ED E' TUTTO DISTRUTTO
di Pina Ciammariconi
Ho sempre amato i fiori. Di tutti i tipi, di tutte le specie, di tutti i colori. L'importante è che mi diano emozioni, sensazioni, che emanino profumi. Nessuno mai nella vita mi ha insegnato a coltivarli. Ho dovuto imparare tutto da sola. Una buona dose di amore e tanto sentimento e riesco a curarli a renderli meravigliosamente belli.
Di giorno il mio giardino è protetto, colorato, profumato. È lì che vivo. Tra i fiori, nella spensieratezza. Mi muovo felice in mezzo a tutti quei colori. Passo tra di loro...li sfioro...li accarezzo...li annuso...li amo. A volte non posso chinarmi per assaporare il loro profumo e allora sono loro che si tendono verso di me.
Mi piace il mio giardino. Mi piace viverci dentro. Respirare aria pulita e sentire tanti profumi diversi. E’ il mio mondo, è il mio regno. Correre leggera tra tutti quei colori mi rende felice. Anche se non ho nulla, ho tutto.
Poi arriva il buio. Non vedo più colori. Non sento più profumi. Chiudo gli occhi e comincio a sperare che arrivi presto l'alba. A volte la notte scorre ...senza ostacoli. A volte... A volte invece no.
Qualcuno entra nel giardino. Qualcuno che non ama i fiori. Non ama i colori. Non apprezza i profumi. Mai si fermerebbe a fare una carezza ...a sentire il profumo dell'erbetta. A lui non interessa nulla. C'è solo una cosa che vuole ed è al di là del giardino. Non importa se per arrivare a prenderla deve calpestare tutti quei fiori. Se deve cancellare tutti quei colori.
Non gli importa nulla ed io lo so.
Lo sento camminare con quegli scarponi pesanti. Ogni passo è un dolore, un fiore calpestato. So dove vuole arrivare, so che non si fermerà.... Dovesse fermarsi sarebbe peggio. Dovrebbe fare tutta la strada all'indietro e potrebbe fare ancora più male. Lo so...so tutto oramai...nulla più mi stupisce.
So anche che se lo aiuto forse farà prima. Mi chino anche io e lo aiuto a passare, calpesta anche me insieme ai fiori. Sento i suoi scarponi sulle mie mani...sulle mie braccia... Lo sento passare sul mio corpo. Mi tolgono il respiro... Ho tanto dolore, continuo a tenere gli occhi maledettamente chiusi. Mi illudo così di non vedere il dolore.
Eccolo arriva al traguardo, prende ciò che vuole e va via. Continuo ad avere gli occhi chiusi. È ancora buio. Presto arriverà l'alba e con essa la luce. Aprirò pian piano gli occhi e guarderò il mio giardino distrutto. Neppure un fiore si sarà salvato.
Sarà tutto da rifare.
Nel buio della notte non vedo nulla ma riesco a sentire i lamenti e le sofferenze della terra del mio giardino. È esausta...arida...deserta...chissà se mi darà più fiori? Intanto inizio ad innaffiarla di nuovo con le lacrime che escono copiose dai miei occhi stanchi...
Ma poi tutto passa. In fondo domani il sole sorgerà anche per me e torneranno a fiorire i miei amori e tornerò a correre felice tra colori, profumi ed emozioni.
pubblicato il 02/06/2020
Pina Ciammariconi,
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