Progetto Demos: "Dalla necessità alla Virtù"
TIK TOK TIK TOK
di Susanna Sacchi
Il tempo passa ma sembra non trascorra mai ed improvvisamente è già sabato. E’ trascorsa un’altra settimana la terza in domiciliazione forzata. Questa pandemia non si arresta al massimo si è stabilizzata.
Tik tok tik tok.
Le giornate passano e così anche la nostra vita. Le ore sono scandite iniziando con il faticoso alzarsi dal letto “ Ancora dieci minuti tanto che devo fare? La spesa? No no, la faccio domani oggi non ne ho voglia, tanto tempo c’è né”.
“Amò, che facciamo da mangiare?”
“Boooh! Abbiamo la bistecca giurassica in freezer”
“A sì, va bene per pranzo e stasera?”
“Boh! Inventati qualcosa. Pasta con le cime di rapa”
“Nooooo. Non mi piacciono.”
“Ma ti fanno bene”
“beeah!!!. Ma va beh! Fai come ti pare”
Cucino una torta così la porto alla vicina da assaggiare.
Lei ieri mi ha portato i ravioli fatti in casa.
Le giornate sono scandite così: colazione, pranzo, cena e letto e divano.
Tik tok tik tok.
Fino a venti trenta anni fa se volevi avere delle notizie ascoltavi le notizie del telegiornale in tv o alla radio. Qualche volta trasmettevano i telegiornali edizioni straordinarie per aggiornarci di eventi particolarmente importanti. Oggi abbiamo il bombardamento mediatico. Il cellulare e i PC ci tengono sempre aggiornati: news, social, riunioni in rete con le varie applicazioni con i quali manteniamo i contatti con le persone a noi vicine o per lavoro.
“ho visto la tua ricetta su facebook, me la passi?”
“facciamo un gioco con la play?”
“condividiamo questo video oppure questa foto?”
“no, no, questa cosa è una stronzata”
“ma no, quello no, non può essere, è una persona importante, è stato lì, ha presieduto là”
Comunque, alla quarta settimana di quarantena, le persone continuano a morire, ogni giorno 500/600 morti. Che tristezza! Le lacrime di una direttrice di un’ istituto di ricovero per anziani mi colpiscono come le sue parole “non so più cosa fare per fermare tutto ciò” afferma sconsolata ma non rassegnata.
Tik tok tik tok
Oggi vado è faccio la spesa. Mi sono decisa. La mascherina ce l’ho! I guanti li ho presi?
Uffà la coda, odio la coda, ecco posso entrare. Non riesco a vedere, il fiato mi appanna gli occhiali. Con i guanti non riesco ad aprire le buste di plastica dove mettere la verdura. Attenta! Bisogna stare attenti al distanziamento sociale. Devo fare in fretta, la gente aspetta fuori il suo turno per entrare. Spesa fatta! Che desolazione in giro neanche un anima .
Tik Tok Tik Tok
“Che facciamo stasera? Cosa vediamo in tv?”
“io mi devo collegare via web con i miei amici per le prove teatrali”. Già, il teatro! Ci riuniamo per le prove di dizione, chissà quando potremmo di nuovo rappresentare il nostro spettacolo teatrale e incentivare le persone alla prevenzione contro il cancro. Però è sempre fantastico incontrarci e rapportarci, portare avanti un progetto su cui tutti crediamo: ci gratifica. Quando sarà, nel frattempo lo stare insieme ci fa bene, anche quando il regista ci riprende.
“io invece domani ho una video conferenza con i colleghi di ufficio, dobbiamo far sapere alle persone che ci siamo anche in questa emergenza”
“ok, poi domani ci colleghiamo tutti insieme con la famiglia su whatsapp”.
Tik Tok Tik Tok
Siamo oramai alla quinta settimana di quarantena. Il numero dei contagiati scende ma purtroppo non quello dei morti. Vite spezzate da un virus che non guarda in faccia nessuno e si prende perlopiù anziani e malati ma anche le vite di giovani. Le immagini della televisione sono drammatiche, morti seppelliti in fosse comuni o portati via da carri militari. Ma anche messaggi di resilienza e anche qualche volta di sana follia di persone che si filmano mentre cantano, ballano o suonano uno strumento rompendo il silenzio e allietando le genti.
pubblicato il 25/04/2020
Susanna Sacchi,
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