TUTTO INTORNO
Diciottesimo giorno di quarantena
di Aldo Laurenzi
Apro gli occhi e l'immagine è legata ancora ai frammenti del sogno appena concluso. Oggi è un giorno in più, se ne aggiunge un altro eppure mi chiedo se è mai vero quel che vedo quel che sento, vorrei sperare di no e che fosse l'immagine di un brutto sogno. La confusione regna sovrana in un mondo che ad ogni passo si allontana ed il silenzio è disturbato dal leggero rumore della pioggia che accompagna i miei pensieri. Perchè meritiamo questo? voglio pensare che in fondo la terra ci vuole bene e che forse, anzi quasi certamente tra il buio delle inquietudini e di malvagità, lei ci offre l'occasione portando alla nostra conoscenza questo infnita particella della quale non dimenticheremo mai il nome facendosi spazio tra la vita, quella da salvare quella da prendere. La terra, il suolo in cui viviamo, la madre di tutti gli esseri viventi, la sorgente di vita, messa in ginocchio da una particella e dalla parte peggiore dell'uomo che mai si è reso umile dinanzi a tanta maestosità e generosità. Vorrei che fosse un sogno, compiendo un giro largo ed osservare le facce attonite dei più e vorrei che le loro parole potessero frantumarsi contro il muro dell'indifferenza per non lasciare mai cadere quei valori dei quali si è perso il significato ed ogni essenza. Troveremo la via, troveremo la forza ed il coraggio per rinnovarci se avremo la fortuna di poterlo fare ancora una volta, come è stato fatto nel passato dai nostri avi e seppur ci fosse una remota speranza che il mondo interrompa questa macabra sequenza vale la pena di vivere fino alla fine, affinchè questa macabra sequenza rinasca a nuova primavera e faccia cadere la corona dal capo della perfida regina.
pubblicato il
27/03/2020
Aldo Laurenzi,
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